Logo Agomir Comunicare

Gli errori SEO più comuni e come risolverli

News
Lente di ingrandimento su sfondo giallo circondata da tessere in legno che formano la parola SEO

L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è una componente fondamentale per il successo online di qualsiasi sito web. In questo articolo, esploreremo alcuni degli errori più comuni legati alla SEO e ti forniremo le soluzioni per risolverli.  

Pronto a migliorare la visibilità del tuo sito? Iniziamo.

Errori dei link 

Link difettosi, non sicuri o di scarsa qualità costituiscono uno degli errori SEO principali per un sito web.  

Link di scarsa qualità: ovvero collegamenti a siti web di terze parti che non portano alcun beneficio alla classifica dei risultati sul motore di ricerca (ranking SERP). Si tratta di link poco attinenti al sito o che aggiungono poco valore ai contenuti trattati. (esempio estremo: il sito di un’azienda meccanica verrà penalizzato dai motori di ricerca se presenta link verso il sito di un panettiere). 

Soluzione: costruire una solida rete di link e backlink è tra gli elementi fondamentali per impostare una buona strategia SEO. È importante però assicurarsi che i link inseriti nel sito siano sempre rilevanti, attinenti o integrativi rispetto al settore o ai contenuti proposti. 

Link difettosi: il famoso errore 404 della pagina non trovata. I link rotti, difettosi o scaduti penalizzano la SEO del sito e abbassano la qualità dell’esperienza utente che si troverà in un vicolo cieco durante la navigazione. 

Soluzione: controllare periodicamente che i link contenuti nel sito siano funzionanti, soprattutto se indirizzati a siti o a contenuti di terze parti. In questo modo sarà più facile accorgersi dei possibili errori ed evitare per tempo penalizzazioni SEO.  

Link non sicuri: senza entrare nel tecnico, la navigazione sul web richiede lo scambio di informazioni e di dati tra client e server web. Gli indirizzi web con protocollo di trasferimento HTTP (HyperText Transfer Protocol) effettuano questo scambio di informazioni in chiaro, quindi senza crittografia, e per questo vengono considerati meno affidabili o non sicuri. Non proteggere la trasmissione delle informazioni di navigazione viene penalizzato a livello SEO.

Soluzione: installare un certificato SSL di sicurezza sul sito web cambia il protocollo di trasferimento da http a HTTPS (HyperText Transfer Protocol Secure). In questo modo, i dati trasmessi da client a server web vengono crittografati, consentendo una navigazione sicura all’utente e aumentando il punteggio SEO del sito. 

Errori dei titoli

Proprio come fanno gli utenti, anche i motori di ricerca cominciano a leggere i contenuti e a costruirsi un’aspettativa sulla loro utilità partendo dall’intestazione. 

I titoli delle pagine sono tra le componenti SEO fondamentali per fornire ai motori di ricerca una panoramica immediata degli argomenti trattati sulle pagine e sul sito.  

Tra i problemi più frequenti troviamo: 

Pagine senza titoli: come abbiamo visto, i motori di ricerca cominciano a valutare il contenuto di una pagina dal suo titolo. Di conseguenza, lasciare una pagina senza titolo equivale a privarla di una componente fondamentale per migliorare la sua indicizzazione. 

Titoli vaghi o poco pertinenti: il titolo di una pagina dovrebbe fornire nel modo più accurato possibile una panoramica completa delle informazioni trattate. Se un motore di ricerca rileva discrepanze tra titolo e contenuto, questi verrà penalizzato a livello SEO. 

Titoli troppo lunghi: i titoli con troppi caratteri non vengono visualizzati per intero nelle SERP (Search Engine Results Page). Per ottenere il massimo punteggio SEO, i titoli dovrebbero essere della giusta lunghezza per essere visualizzati per intero nelle pagine dei risultati di ricerca. 

Titoli ingannevoli o clic-bait: scrivere titoli per tentare di acchiappare clic è una delle pratiche più penalizzate sul web. I titoli clic-bait potranno anche funzionare nell’immediato per attirare l’attenzione degli utenti, ma gli algoritmi dei motori di ricerca cominceranno a penalizzare sito e contenuti in ben poco tempo. 

Soluzione: un buon titolo di pagina dovrebbe riuscire a fornire una chiara anticipazione dei contenuti in modo sintetico e preciso. In più, dato che si hanno a disposizione solo 60 caratteri (spazi compresi) per comporre un titolo visibile per intero nelle SERP, è necessario che le parole chiave utilizzate siano scelte con cura, sia per attirare gli utenti che per piacere ai motori di ricerca. 

Errori delle Meta Descriptions

Le meta-descrizioni sono i piccoli trafiletti di testo visibili sotto i titoli delle pagine nelle SERP. La loro funzione è quella di fornire agli utenti una maggiore quantità di informazioni sui contenuti presenti in pagina prima che vi facciano clic. 

Un po’ come accade per i titoli delle pagine, gli errori più comuni delle Meta Description riguardano la loro assenza, l’eccessiva vaghezza o la non attinenza con i contenuti proposti. 

Soluzione: le meta-descrizioni dovrebbero essere studiate con cura per combinare l’inserimento di parole chiave pertinenti e di informazioni utili per l’utente. Per ottenere un risultato ideale, è buona norma cercare di utilizzare sempre i 160 caratteri messi a disposizione che permettono di elaborare sufficienti informazioni e, al contempo, non interrompere la visualizzazione del testo nelle SERP. 

Tempi di caricamento lenti 

Le pagine che superano i 2,5 secondi per caricarsi sono ritenute lente.  

Quando navighiamo sul web alla ricerca di informazioni, ci aspettiamo di trovare risposta alle nostre domande nel minor tempo possibile. Maggiore è il tempo di caricamento dei contenuti, maggiore è il numero degli utenti che abbandona la pagina. Più un sito è lento, più questi ne risentirà a livello di posizionamento. 

Soluzione: le ragioni alla base di un sito lento possono essere numerose e molteplici. Attraverso una SEO Audit completa è possibile comprendere se i problemi di caricamento sono dovuti principalmente ad aspetti tecnici (server lento, progettazione obsoleta, caching, etc) o se potrebbe bastare una migliore gestione dei contenuti. Da qui il prossimo punto.

Immagini non ottimizzate 

Le immagini troppo grandi o in un formato troppo pesante possono rallentare la velocità di caricamento di un sito. Come abbiamo visto, un sito lento equivale a una penalizzazione a livello SEO. 

Soluzione: la regola generale è quella di mantenere le dimensioni del file dell’immagine al di sotto di 1MB. Strumenti online come Squoosh o compressJPEG permettono di ridurre le dimensioni dei file senza penalizzare troppo la qualità delle immagini. 

Bonus: è importante inserire sempre il testo alternativo “alt-text” delle immagini. L’alt-text di un’immagine subentra a supporto degli utenti con problemi di vista, e che quindi potrebbero avere difficoltà nella lettura dell’immagine. Oltre ad aiutare gli utenti, questa soluzione agevola il posizionamento SEO. 


Stai cercando come migliorare il posizionamento SEO del sito web? Entra in contatto con il nostro team! 

Agomir Comunicare è la business unit di Agomir specializzata in Comunicazione e Marketing Digitale orientato alla crescita dell’azienda. Effettuiamo SEO Audit e ottimizziamo la SEO dei siti web per migliorare la loro indicizzazione sui motori di ricerca. 

Condividi:

Correlati

Luce neon blu "your brand" su sfondo scuro di mattoni
Guida alla Brand Identity: come far spiccare il brand tra la concorrenza

Avere un business che viene riconosciuto a colpo d’occhio è il desiderio di ogni imprenditore. Pensa a Coca Cola, Ferrari o McDonald’s....

News
Mockup di più schermate desktop che rappresentano il concetto di responsive design
Responsive Design: perché è essenziale ottimizzare l’esperienza utente su tutti i dispositivi

Smartphone, laptop, desktop, tablet, o ancora console e tv.   Questi sono tutti dispositivi che oggi permettono di navigare sul web e di...

News
In primo piano una macchina fotografica che riprende un'allegra influencer seduta alla scrivania
5 motivi per non comprare MAI like su Instagram

Il messaggio è chiaro: se vuoi davvero migliorare il tuo business su Instagram, non comprare mai like ai tuoi contenuti. Comprare like...

News